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Mi chiamo Sara, ero giovane, moglie e madre felice. Iniziò tutto come un passatempo diventando presto la mia prigione. Il gioco mi ha tolto tutto il bello di quella vita, anni disperati, consapevole ma inerme davanti alla mia dipendenza. Finalmente quella luce, il coraggio di chiedere aiuto e di stringere quella mano tesa pronta, pronta ad ascoltare e accogliere la mia sofferenza. Da alcuni anni sono gioiosamente sobria e sorrido alla mia nuova SERENITÀ.

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